Episodio 15 – Scenario-Games: un approccio basato sul gioco per migliorare la performance della squadra

Allenare attraverso il gioco. Costruire esercitazioni, allenamenti, e di conseguenza programmazioni settimanali, attraverso l’utilizzo sistematico del gioco, sfruttando la realtà delle situazioni, allenando i comportamenti specifici che i giocatori dovranno assumere in gara.

La puntata di oggi vuole discutere di un metodo che consente di ottimizzare i tempi a disposizione confluendo anche nelle parti solitamente dedicate allo sviluppo delle componenti fisico-atletiche l’apprendimento di comportamenti specifici, di abilità strettamente legate al gioco ed ai principi tattici della squadra. Questo metodo prevede la costruzione di quelli che sono stati definito Scenario-Games.

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Alberto secondo la tua esperienza e la tua idea, potrebbe essere utile durante alcune esercitazioni far ruotare i giocatori in ruoli che abitualmente non occuperanno in gara in modo da creare situazioni nuove, imprevedibili e “crisi” che possano portare a nuovi adattamenti? oppure ci allontaniamo da quello che è l’ambiente partita? chiaramente sempre coinvolgendo i giocatori e rendendoli partecipi del processo, ti parlo di prime squadre, perchè questo sistema è già utilizzato nei settori giovanili e lo ritieni valido anche in un contesto di apprendimento giovanile e quindi no fuori contesto specifico? grazie e saluti Alberto

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    • Ciao luca. Direi che la rotazione in posizione differenti rientra a pieno titolo nella sperimentazione di un ambiente specifico con alta variabilità. Inoltre abbiamo delle informazioni che arrivano dalle neuro-scienze che ci dicono che comprendiamo meglio quello che fanno gli altri se abbiamo sperimentato anche noi stessi quel movimento. Mi viene l’esempio del portiere che deve “leggere” un colpo di testa dell’attaccante; l’aver colpito la palla di testa potrebbe aiutare il portiere a comprendere meglio il gesto, e cosi via si potrebbero fare altri esempi. Questo a mio avviso non toglie, soprattutto ad una certa età, l’importanza di far vivere situazioni vicine a quello che incontreranno in gara, ma senza dimenticare che ogni tanto sperimentare qualche gestualità, situazione, comportamento, anche lontano dalle richieste gara, purché sempre svolto in un ambiente rappresentativo, possa in realtà essere un ottimo stimolo di apprendimento.

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